Sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate da fonti che, per loro caratteristica intrinseca, si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani" e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future.
Sono dunque generalmente considerate "fonti di energia rinnovabile" il sole, il vento, il mare, il calore della Terra, ovvero quelle fonti il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro. Le energie "non rinnovabili" sono definite tali, sia per avere lunghi periodi di formazione molto superiori a quelli di consumo attuale (in particolare fonti fossili quali petrolio, carbone, gas naturale), sia per essere presenti in riserve non inesauribili sulla scala dei tempi umana.
Sono quindi da considerarsi rinnovabili le seguenti tipologie di energie:
Alcune fonti succitate, rimangono ad oggi sono delle speranze, dove il trinomio costo-benefici-fattibilità è ben lontano dall’essere applicato. Altre tipologie, sono oggi diventate attuali e raggiungibili con tempi di ritorno dell’investimento inferiore anche a cinque anni. Altre ancora, a causa del loro modestissimo impatto economico per la loro realizzazione, sono state imposte per legge, e quindi obbligatorie, sia nelle nuove edificazioni che nelle ristrutturazioni edilizie.
Il panorama che si apre appare quindi complesso, e deve essere valutato di caso in caso. Questo studio si propone di valutare sia la riqualificazione impiantistica che la valutazione economica sulla reale efficacia dell’investimento proposto.